La Costituzione italiana riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali dove si svolge la sua personalità (art. 2), e tutela la pari dignità sociale dei cittadini e la loro uguaglianza davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali (art. 3).

Ciò premesso, va ricordato che la persona costituisce l’insieme di tutte le caratteristiche di cui ogni singolo individuo si compone, a partire da quelle fisiche, a quelle etiche e comportamentali, a quelle morali e spirituali, che danno luogo ad una combinazione irrepetibile dell’individuo, tale da garantire l’univocità di ogni singolo soggetto e, quindi, la sua identità.

Da questi principi nasce l’esigenza giuridica di tutelare ogni singola componente dell’uomo.

Si parla, perciò, di diritto all’identità personale, quale diritto alla “proiezione esterna della persona, con riferimento alle proprie caratteristiche e manifestazioni ideologiche”. Ovvero di diritto al ritratto, che riguarda “la propria identità fisica, anzi fisionomica”, e va tenuto distinto dal diritto all’immagine sociale, che rappresenta “la proiezione dell’individuo nella società”.

Ancora assume rilievo il diritto alla salute, che si distingue dal diritto al danno biologico (più circoscritto alle lesioni “dell’integrità psicofisica”), nonché dal danno alla integrità della vita di relazione, che è relativo a qualunque lesione che renda impossibile al soggetto di essere sé stesso nei rapporti con gli altri.

Anche in questo settore la tutela della persona si è spinta, nel tempo, fino a comprendere e tutelare situazioni giuridiche che, un tempo, non godevano di un riconoscimento giuridico “pieno”: basti pensare alla tutela del nome e del cognome, ovvero all’identità sessuale che, oggi, può giustificare – in presenza dei presupposti di legge – il cambio del sesso dell’individuo.

La tutela della persona, inoltre, riguarda ciascuno di noi in ogni fase della vita e deve poter comprendere anche la tutela di ciò che possediamo, il nostro patrimonio, sia in vita che dopo la morte, ad esempio, mediante il testamento o altre disposizioni ereditarie.

In sintesi, i diritti della persona sono un complesso di situazioni giuridiche strettamente collegate al concetto di persona.

Privacy e riservatezza, tutela dell’immagine, tutela del nome, tutela della reputazione, amministrazione di sostegno, lesione dei diritti della persona, cambiamento di sesso, aggiunta/modifica nome e cognome, acquisizione diritto cittadinanza.

La dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, all’art. 3 così prevede:

“Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona”.

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